venerdì 10 dicembre 2010

L'isola che sarà!

SOS Pianeta Terra: nel 2050 l’umanità avrà consumato tutte le risorse necessarie per vivere.
Il petrolio è la principale fonte di rifornimento: il livello dei “serbatoi” si sta paurosamente abbassando. Nonostante la Sicilia sia la terza regione d’Italia produttrice ha royalties minime. Intanto le aziende si tuffano su fonti alternative: acqua, vento, sole e biomasse. L’acqua è una fonte di energia fin dall’antichità: oggi per rimediare alla crisi petrolifera è tornata di moda. Se Eolo, il dio dei venti, potesse riscuotere i diritti d’autore sullo sfruttamento dell’aria, sarebbe il primo della lista dei Paperon de’ Paperoni mondiali. Il sole dà scacco matto al petrolio: l’energia solare è abbondante, gratuita, ben distribuita, non inquinante. Anche i rifiuti organici per la produzione di energia hanno la meglio sul petrolio.
Le fonti alternative in Sicilia, pur essendoci enormi potenzialità, sono ancora poco diffuse: le poche centrali eoliche sono sperimentali; ad Enna verrà attivata una centrale per produrre energia a bassi costi utilizzando le biomasse. Ad Adrano è stata costruita, finanziata da un progetto europeo, la Centrale Solare Eurelios che ancora oggi non è attiva. Negli anni ‘90 è stata costruita a Sortino una centrale idroelettrica per sostenere i massici consumi delle industrie di Priolo. A Noto deve essere costruita la più grande centrale solare fotovoltaica.
La  nostra regione, per incentivare le fonti rinnovabili, dà incentivi e contributi ad enti pubblici e privati per l’installazione di pannelli solari e celle fotovoltaiche. Tuttavia occorre sensibilizzare ancor di più la popolazione che ignara continua a grattare il fondo del barile. La nostra navicella azzurra è al verde, ma possiamo risolvere tutti i problemi ribellandoci alla dittatura del petrolio.
by PUELLA STULTA

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