sabato 18 dicembre 2010

Chi è l'uomo della Sindone?/4

L’inchiesta del secolo è ancora aperta
 Il voluminoso dossier, avviato con le sorprendenti foto di Secondo Pia, non è stato ancora archiviato. L’esame del C14, che in un primo tempo pareva aver chiuso per sempre l’indagine, è stato pesantemente contestato dai maggiori esperti e scienziati. Per arrivare alla soluzione definitiva dell’enigma dell’Uomo della Sindone occorre un supplemento di indagine. Il nodo da sciogliere è uno soltanto: capire come si siano formate l’immagine e le sue irripetibili caratteristiche.
Baima Bollone, a nome del Centro di sindonologia, non esclude ulteriori esame su nuovi prelievi di tessuto, dopo l’ostensione del Duemila. Nel frattempo spera di ricevere buone notizie dell’aesame in corso sul DNA di tracce di sangue contenute in alcuni campioni.
Le prove scientifiche, fotografiche e storiche, pur non risolvendo il caso, tendono verso l’assoluzione dall’accusa di falso,… perché il fatto non sussiste. La maggioranza degli studiosi è orientata verso  una soluzione posotiva. A questo risultato orientano anche le descrizioni dei Vangeli. Sul lenzuolo si possono “leggere” quasi tutte le torture subite da Gesù nella sua condanna a morte.  In particolare si notano i colpi dei flagelli romani, le ginocchia sbucciate per le cadute, le spalle deformate da un oggetto pesante, la frattura del setto nasale, i segni del casco di spine sulla testa, i polsi trafitti dai chiodi, il costato e il cuore squarciati dalla lancia e centinaia di microferite.

Uno solo può essere Gesù
“Il fatto  che alcuni particolari emergano soltanto dopo l’elaborazione tridimensionale”, precisa Nello Balossino, esperto di informatica, “esclude la possibilità di un qualunque intervento manuale nella formazione delle immagini”.
Con un complicato sistema matematico il professor Bruno Barberis dell’Università di Torino, ha calcolato che su 200 miliardi di persone crocifisse come si vede nella Sindone,uno solo potrebbe avere le medesime caratteristiche della coppia Gesù-Uomo della Sindone. E conclude: “È altissima la probabilità che l’uomo della Sindone sia Gesù di Nazaret”.
Qualunque sia  il verdetto finale, valgono le parole del cardinale di Torino, Giovanni Saldarini: “Due sono i fatti incontrovertibili nei riguardi della Sindone. Su questo lenzuolo, ed è unico, è impressa la figura di un crocifisso, con impronte di sofferenza e di piaghe che corrispondono alla passione di Gesù, secondo i Vangeli. Dal punto di vista scientifico la Sindone costituisce un caso a  tutt’oggi inspiegato. Il credente è del tutto libereo e sereno nella ricerca, mentre l’incredulità potrebbe trovarsi a disagio”.
L’uomo della Sindone, testimone silenzioso di una morte spietata e disumana, sembra riproporre, da Risorto, la domanda fondamentale del Vangelo: “ E voi chi  dite che io sia?”. La risposta, in questo caso, non potrà rimanere in sospeso per sempre.

Articolo tratto da Mondoerre.it

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